Ha detto « arpitano » ?
L'arpitano, ossia francoprovenzale, costituisce una delle tre grandi lingue galloromanze, con l'occitano (lingua d'oc) e il francese (lingua d'oil). Presente nella Francia centrorientale, nella Svizzera occidentale, nel nord-ovest delle Alpi italiane nonché in due comuni della Puglia, questa lingua dimostra numerosissime varianti locali. Il suo declino va proseguendo, ma la sua espressione si è mantenuta attraverso un accento e delle forme lessicali proprie (accento romando, savoiardo, valdostano, lionese, del Forez o del Delfinato... ). La denominazione "francoprovenzale" è stata coniata dal linguista Ascoli alla fine dell' ottocento. Allo scopo di evitare una troppo facile confusione, va precisato che non si tratta di una mescolanza di francese e di provenzale (occitano), ma bensì di un gruppo romanzo distinto, chiamato così perché condivide alcuni tratti con il francese e altri con l'occitano, accanto a caratteri propri e anche unici all'interno degli idiomi neolatini. Il termine "arpitano" (che designa originariamente quello cha va d'estate sugli alpeggi a pascolare il bestiame) ci pare migliore in quanto evita ogni riferimento potenzialmente creatore di ambiguità linguistica.

 

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